Il provvedimento è volto a promuovere l'attuazione di interventi di cooperazione allo sviluppo nei Paesi in via di sviluppo e nei Paesi in via di transizione e di ricostruzione nei Paesi colpiti da calamità, in collaborazione con gli enti locali e i soggetti pubblici e privati del territorio, con altri soggetti omologhi esteri pubblici e privati, con le istituzioni nazionali, internazionali e comunitarie.

Obiettivi specifici della legge sono:

• valorizzazione del contributo dei soggetti e delle istituzioni che operano sul territorio regionale;
• orientamento al coordinamento e all'armonizzazione delle iniziative;
• diffusione nella comunità regionale della conoscenza dei soggetti attivi;

Le iniziative di cooperazione internazionale promosse dalla legge sono finalizzate a favorire lo sviluppo sostenibile e l’autosviluppo delle comunità locali interessate, in particolare attraverso azioni volte a sostenere:

• il soddisfacimento dei bisogni primari, l’autosufficienza alimentare e la salvaguardia della vita umana;
• la valorizzazione delle risorse umane, la conservazione del patrimonio ambientale e della biodiversità;
• il mantenimento dell’identità culturale;
• l'attuazione e il consolidamento dei processi di sviluppo locale endogeno e la crescita economica, sociale e culturale dei Paesi interessati;
• la promozione e la difesa della democrazia, dei diritti civili e politici e dei diritti al lavoro;
• il miglioramento della condizione femminile e dell'infanzia, la lotta allo sfruttamento minorile e la realizzazione di pari opportunità;
• il sostegno dei processi di ricostruzione, stabilizzazione e sviluppo nelle situazioni di crisi e di emergenza, l'assistenza e la ricostruzione nei Paesi colpiti da calamità e/o eventi bellici, la salvaguardia delle minoranze etniche;
• lo svolgimento di interventi di protezione civile all'estero e di messa in sicurezza del territorio colpito da calamità o altri eventi emergenziali;
• la promozione della Responsabilità Sociale di Impresa;
• la promozione del progresso con i mezzi della cooperazione decentrata, sviluppando un luogo favorevole all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del territorio regionale;
• l'attivazione di processi di autosviluppo, istituendo delle vere e proprie filiere, realizzando in loco parte dei materiali di sostegno;
• il trasferimento tecnologico;
• la realizzazione di una rete di solidarietà volta a creare presidi umanitari.

La legge istituisce, inoltre, l’Osservatorio regionale sulle politiche di cooperazione internazionale al fine di favorire l’integrazione tra le politiche della Regione e di tutti gli operatori della cooperazione internazionale presenti sul territorio abruzzese.

 Links

LR 5/2013 - Interventi regionali per la promozione delle attività di cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale