Chat with us, powered by LiveChatCdm approva manovra per contenere il disavanzo pubblico - FASI
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Cdm approva manovra per contenere il disavanzo pubblico

|Novità
10 ottobre 2013

CdM - foto di Governo.itApprovata in Consiglio dei ministri la cosiddetta "manovrina" da 1,6 miliardi di euro per il contenimento del deficit di bilancio. Palazzo Chigi ha inoltre disposto misure in materia di immigrazione e accoglienza dei rifugiati.

In particolare, il decreto-legge, approvato su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta, e del ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, prevede l'applicazione di azioni che consentano di mantenere il disavanzo pubblico per il 2013 entro un valore non superiore al 3% del Pil.

Con il provvedimento si intende raggiungere un risparmio di 1,6 miliardi di euro di spesa pubblica, di cui, ha spiegato Saccomanni in conferenza stampa, 500 milioni di euro proverranno dalla vendita degli immobili del demanio e 1,1 miliardi di euro deriveranno dalla riduzione delle spese dei ministeri e dei trasferimenti agli enti locali. Riduzioni che, ha voluto specificare il ministro del Tesoro, "non riguarderanno i ministeri della Ricerca, dell'Istruzione e della Sanità".

Il governo ha poi disposto la costituzione di un fondo presso il Ministero dell’Interno con una dotazione di 190 milioni di euro per l’anno in corso, che servirà ad affrontare i problemi derivanti dal fenomeno dell'immigrazione. Contestualmente, è stato incrementato di 20 milioni di euro il Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Le risorse messe in campo per le due azioni derivano dal Fondo rimpatri ( 90 milioni di euro), entrate dell’INPS derivanti dalla regolarizzazione degli immigrati (70 milioni di euro) e dalla riduzione del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati mafiosi, delle richieste estorsive e dell’usura (50 milioni di euro).

Su proposta del ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, e del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il CdM ha poi approvato uno schema di decreto legislativo teso a favorire l’integrazione dei titolari di protezione internazionale, consentendo loro il rilascio del permesso di soggiorno Ue in caso di permanenza di lungo periodo alle stesse condizioni previste per gli altri cittadini stranieri.

Il Consiglio ha infine avviato l'iter di definizione dei restanti regolamenti di attuazione del decreto legge in materia di difesa e sicurezza nazionale, energia, trasporti e comunicazione.

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