Redditometro - i controlli del Fisco non infrangono la privacy
Il redditometro - lo strumento utilizzato dall’Agenzia delle entrate per effettuare controlli sui contribuenti - non viola la privacy. E’ quanto ha stabilito la Cassazione.
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Non sussiste violazione della privacy nella raccolta e nell'archiviazione di dati da parte del Fisco attraverso il redditometro. Lo ha stabilito la Cassazione con ordinanza n. 17485 del 4 luglio 2018, annullando così il provvedimento del Tribunale di Napoli, che nel 2013 accettava un ricorso in merito alla legittimità degli accertamenti del fisco tramite redditometro.
L’attività di controllo del Fisco, infatti, è fondata e regolata secondo disposizioni di legge.